GIORNO 1- fra nebrodi e peloritani in mtb
Itinerario vario, ricco di spunti storici e naturalistici, con superbe viste sull’Etna e la valle dell’alcantara mentre si pedala in Mountain Bike, sulla cresta dei monti Nebrodi e peloritani. Percorso non impegnativo, di difficoltà media con tranquille strade in discesa e qualche breve tratto in salita. Si parte in prossimità di Floresta per arrivare fino all’Argimusco tramite strade asfaltate che attraversano i boschi dei nebrodi. Lungo questo primo tratto troviamo originali tratti di presenza umana sin dalla preistoria: i tholos, piccole capanne e ripari per pastori in pietra e poi, arrivando al pianoro dell’Argimusco, rocce megalitiche lavorate nei millenni dalla natura e usate probabilmente nel neolitico per rituali religiosi e astronomici. Poco più avanti inizia il tratto off road, in discesa all’interno di un bosco e la vista del mare in direzione nord. La parte più impegnativa segue il crinale, un passaggio aspro, con poca vegetazione, affiancati da grandi pale eoliche, fino ad arrivare al bivio con la SS 185. Da qui riprende l’asfalto,scorrevole, con superbe viste sugli aspri monti Peloritani, fino al rinfresco/degustazione di Borgo Schisina, villaggio abbandonato frutto della politica di ripopolamento delle campagne nel ventennio fascista.
GIORNO 2 – Trekking sull’Etna
Questo trekking di difficoltà media interessa il versante nord dell’Etna, con partenza rifugio Citelli, porta nord del vulcano. Un trekking che ci porta fino a oltre 2000 mt attraverso le superbe viste sulla Sicilia e il Mediterraneo, ma anche un racconto geologico che vi svela l’evoluzione del vulcano: la colata del 1982, la grotta del..(attraversata da una colata lavica che non c’è più) e le tante fratture del terreno testimoni delle diverse ere geologiche. Si attraversa prima il bosco, poi la vegetazione si trasforma in sterpaglia, fino ad arrivare sul ciglio del burrone che improvvisamente vi apre la vista sulla Valle del Bove. Non vi sono parole per descrivere questo deserto nero, fatto solo di lava, senza vegetazione, con una circonferenza di 14 km, cratere principale prima di crollare,quando l’etna era alto più di 4000 mt. Inizia la discesa, attraversando la colata del 1922, fino a rientrare al rifugio. Con i Bike/trekking van ci spostiamo verso la riviera dei ciclopi per una grigliata in uno chalet sulla spiaggia al tramonto.
GIORNO 3 – Sea kayak dalla foce dell’Alcantara all’isola Bella di Taormina
La mattina inizia in riva al mare, sulla spiaggia di San Marco in prossimità della foce dell’Alcantara. La tranquillità del mar Mediterraneo e le sue onde basse vi permettono una pagaiata rilassante, con diversi punti per toccare terra fra cui l’Isola Bella davanti la nota località balneare di Taormina, la più chic di Sicilia.